Tutte le novità dal sito archeologico di Leno

È stato definito uno dei siti archeologici più interessanti a livello europeo: l’area dove sorgeva il monastero di San Salvatore/San Benedetto rappresenta ormai un cantiere aperto davvero promettente per aggiornare le conoscenze sull’altomedioevo italiano.
E le indagini non si fermano. La campagna scavi presso il sito archeologico di Villa Badia di Leno, promossa da Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana, Università degli Studi di Verona – Dipartimento Culture e Civiltà, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, si è aperta lo scorso lunedì 10 giugno.
Nelle tre settimane di scavo, gli archeologi stanno continuando l’indagine avviata nel 2014 nell’area nord di Villa Badia –che fu sede del cenobio benedettino fondato nell’VIII secolo da Re Desiderio– e proseguiranno l’esame sulle strutture di epoca medievale rivenute negli scorsi anni, per comprendere quali fossero i collegamenti con l’antico monastero di Leno.
Le prime ipotesi provenienti dai risultati dello scavo dello scorso anno -presentate proprio in occasione della Fiera di San Benedetto 2018- hanno portato alla luce i resti di un grande edificio di oltre 200 metri quadri, costruito con tecnica in pietra e legno, tra il VII e la metà dell’VIII secolo. Si tratta di un ritrovamento straordinario, che racchiude in sé una storia ancora tutta da capire, e la presenza di altre strutture adiacenti ancora poco chiare, permette di ipotizzare che il complesso potesse arrivare ad estendersi per oltre 500 metri quadri.
Lungo tutto il periodo d’indagine, gli operatori di Fondazione Dominato Leonense e gli archeologi sono a disposizione per accompagnare chiunque fosse interessato a visitare lo scavo, per conoscere il lavoro dell’archeologo, le ultime scoperte e la storia del nostro territorio.
Durante le visite, i gruppi potranno fare la conoscenza degli archeologi ed osservare gli strumenti del mestiere. Nel corso delle settimane, inoltre, sarà possibile visionare alcuni dei reperti restituiti dal suolo, così da comprendere meglio la vita e le attività che si svolgevano a Leno durante il medioevo.
Le ipotesi che emergeranno nel corso delle tre settimane di scavo (e che si prospettano già da ora ricche) saranno presentate in anteprima domenica 7 luglio alle ore 18.00 in occasione dell’annuale assemblea dei soci di Fondazione Dominato Leonense. Al termine della presentazione, sarà possibile visitare lo scavo archeologico guidati dal prof. Fabio Saggioro, docente dell’Università degli studi di Verona e responsabile dello scavo.
Insomma, uno scavo da vivere, un territorio da conoscere, una storia da amare.